Villains
LTD
#6
STANDING
ON THE CORNER OF THE THIRD PLANET
CONTINUA DA “
Riassunto
Pathfinder è stata subito messa al tappeto da Gamora, Dran è stato spedito in
orbita da Drax, Marasso è stato riprogrammato
da Darkoth e Switch è
riuscito a tenere in stallo Pip il Troll.
In tutto questo, il
nuovo arrivato Laser Vivente deve ancora prendere posizione.
Adesso.
Una biblioteca pubblica del New Jersey, pochi minuti prima dell’orario di chiusura. Un uomo di mezz’età aspetta, lo sguardo vuoto e riflessivo.
Qualcuno si avvicina a lui senza fare rumore, e lo saluta senza parlare.
Periferia di San
Francisco, ore prima.
Per Arthur Parks, le priorità della vita sono sempre state cristalline: soldi, donne ed ottica. Non sempre in quest’ordine.
C’è stato un tempo in cui era qualcuno. Per circa quindici minuti, è stato l’autorità mondiale sulle applicazioni offensive dei laser. Prima che scoprisse i vantaggi economici della criminalità rispetto alla ricerca pura.
Ora, Arthur Parks è una massa coerente di fotoni. Non può toccare niente senza essere un ologramma o una luce che incenerisce la materia. Soldi ? Donne ?
Senza più agenti chimici nel suo corpo, non gli interessano neanche più di tanto.
In realtà, si stava adattando abbastanza bene al suo esilio nello spazio. Da quel poco che ha capito del proprio stato attuale, non corre rischi di dissipazione spontanea per almeno qualche centinaio di migliaia di anni. La sua mente si stava aprendo alle inutili vastità dello spazio…
Finché non lo hanno riportato indietro.
Adesso si trova tra due gruppi…
Ora, se qualcuno inizia una battaglia con della gente che si fa chiamare “Criminali s.r.l”, è molto probabile che si tratti di super-eroi.
Quindi Arthur Parks si trova davanti a due sole possibilità. Scappare, evitando così la probabile cattura. O impressionare le ragazze.
Dite quello che volete del Laser Vivente, ma dovrete ammettere che almeno è coerente.
La donna dalla pelle verde ha appena finito di malmenare elegantemente Pathfinder, a terra e senza troppe possibilità di rialzarsi.
-Allontanati dalla ragazza, Shulkie – intima il Laser Vivente, cercando di modulare al meglio la propria voce. Non parla da parecchi mesi.
-Mi chiamo Gamora. Sei con questi idioti ? Non eri nel briefing.
-“Gamora” ? Che razza di nome è per una super-eroina ? Voglio dire, che sai fare ?
-Sono la donna più pericolosa della galassia. Ora, a meno che tu non voglia darmi dei suggerimenti su come prenderti a calci…
-La più pericolosa ?
Un laser ad alta intensità colpisce Gamora alla spalla destra, vaporizzando un po’ di pelle e tessuti. Stringe i denti, senza dare sfogo al dolore che ha provato, colta alla sprovvista.
-Però non puoi evitare dei colpi alla velocità della luce. Perdiamo punti.
La mossa successiva è abbastanza prevedibile da permettere a Gamora di evitare un raggio di luce distruttiva, che crea solo una piccola falla nel terreno.
Gamora salta verso di lui con una velocità sovrumana, pronta ad evitare all’ultimo secondo anche il colpo successivo.
Un raggio laser la colpisce alle gambe, da dietro, dove il Laser Vivente sogghigna.
-O afferrare qualcuno che può fare tre volte il giro del pianeta in un secondo. Che altro ?
Questa volta, Gamora si aspetta un altro cambio di posizione o altri raggi laser, e nella sua mente progetta all’istante una difesa da entrambe le cose.
Invece il Laser Vivente se ne sta fermo e immobile, lasciando che Gamora gli passi attraverso dopo un istantaneo salto mortale all’indietro.
-Anche problemi a picchiare un ologramma ? O a guardare qualcosa di più luminoso del Sole ?
Gamora chiude gli occhi, aspettandosi un colpo di luce a piena intensità, e tira il miglior pugno di cui è capace contro il volto del Laser.
Con il pugno di Gamora ancora dentro alla propria immagine, il Laser richiama tutte le energie e si trasforma per un istante in pura energia distruttiva.
Per quanto eccezionalmente resistente, il corpo di Gamora viene scagliato a tutta forza contro uno degli edifici della periferia di San Francisco.
Naturalmente questo non basta a fermarla. Sono le tremila scariche di fotoni ad ampio raggio che il Laser le somministra ad ogni secondo.
-Sai, dopo un po’ di riflessione, penso che tu ti sia un po’ sopravvalutata. “Riflessione”…ma dove le trovo…
Ancora a terra, Gamora estrae qualcosa dalla cintura metallica che indossa: una piccola sfera, che fa rotolare rapidamente fino alla posizione del Laser.
La piccola granata emette una fitta rete di raggi luminosi, che investono in pieno il Laser Vivente. Il criminale prova a colpire l’aliena, ma dalle sue mani escono semplici giochi di luce e l’immagine del suo corpo comincia a sembrare meno stabile.
-Serve a sabotare certi sistemi di difesa – spiega Gamora mentre si rialza a fatica – Niente laser nelle sue vicinanze. Ritieniti fortunato, sono stata addestrata a combattere esseri molto più pericolosi di te.
Sede centrale della Villains LTD.
Un uomo di mezz’età osserva, lo sguardo vuoto ed analitico. Il suo volto è illuminato dalla fioca luce di una mezza dozzina di schermi, tutti fissati sulla “battaglia”.
E aspetta.
Washington, D.C.
Uffici del Federal Bureau of Superhuman
Affairs.
Le finestre sono chiuse, e le tende lasciano entrare a malapena una leggera penombra. Cinque uomini e una donna stanno osservando uno schermo televisivo ed il monitor di un computer, e nessuno di loro ha un’espressione felice in volto.
La notizia dello scontro è giunta pochi minuti fa, ed uno dei loro agenti è già sul posto a trasmettere immagini con una microcamera. Ma ordini dall’alto hanno proibito all’agenzia di immischiarsi negli affari della Guardia dell’Infinito, e a malincuore devono eseguire.
-Non so se avremmo fatto in tempo ad intervenire – commenta uno degli agenti – Quelli della LTD stanno andando giù uno dopo l’altro. Mi sa che hanno fatto incazzare le persone sbagliate…
-Per usare un eufemismo.
I cinque agenti estraggono all’istante le loro armi e le puntano verso la finestra, da dove proveniva la voce dello sconosciuto. Ma davanti a loro non c’è nessuno.
Alle loro spalle, la voce maschile e profonda continua.
-Tranquilli, stiamo dalla stessa parte. Solo cercate di non farmi…
Il secondo dopo, sette proiettili raggiungono il volto dell’intruso. Ad ogni impatto, la sua pelle si trasforma in un liquido viscoso e nerastro per assorbire i proiettili.
Mentre i cinque agenti osservano l’uomo calvo in giacca nera e cravatta rossa, questi ricostruisce la propria faccia con un’espressione meno permissiva.
-Sono stato un po’ troppo fuori dal giro. Calibro .357 ?
L’intruso alza una mano, e dal palmo fuoriescono una dozzina di microscopici filamenti nerastri che con un’agilità spaventosa afferrano le armi nonostante gli agenti federali cerchino con tutte le loro forze di non farsele strappare.
I filamenti si aggrovigliano attorno alle pistole, ritraendosi fino a tornare alla mano che li ha generati. Poi diventano più sottili di un capello, agitandosi e tagliando il metallo come se fosse aria.
-Come ha fatto a entrare ? La stanza è completamente sigillata !!! – si lamenta uno degli agenti, cercando un pulsante nascosto nella parete.
-Gridare non servirà, la stanza è totalmente insonorizzata ed ho disattivato tutti gli allarmi. Lasciatemi prendere le informazioni che mi servono e non morirà nessuno.
Dal completo nero dell’intruso escono cinque spessi tentacoli, all’apparenza liquidi, che afferrano gli agenti FBSA e li scagliano con forza contro le pareti.
Con la mano sinistra, il calvo prende un CD-Rom dalle tasche della giacca. Con la destra genera centinaia di piccoli filamenti che si introducono nel computer.
Intanto, gli agenti cercano di liberarsi dalla massa liquida nerastra che li sta facendo soffocare.
-Hhm. Il database è ben protetto. Non posso entrare nel microprocessore senza cancellare tutti i dati che mi servono. Proviamo qualcosa di diverso…
I dati tecnici della battaglia scompaiono dallo schermo del monitor, sostituiti da una rapidissima sequenza di schede personali.
L’agente donna respira a pieni polmoni quando la poltiglia nera esce dalla sua bocca, e non fa in tempo a lamentarsi prima che il tentacolo l’abbia avvicinata al mostruoso intruso.
-Tu hai il grado più alto. Qual è il codice per entrare nel database ?
-Credi di potermi fare paura ? Siamo stati addestrati per queste cose…non ti dirò nulla…
Dal tentacolo si formano due punte acuminate, che si avvicinano agli occhi della donna fino a toccare l’iride.
-Non muoverti, potrebbe essere doloroso.
La sostanza nera le entra attraverso gli occhi, avvolgendo i nervi ottici e risalendo fino al cervello. Il liquido oleoso avvolge tutta la materia grigia, permeando i tessuti ed infiltrandosi tra le sinapsi. L’agente in preda alle convulsioni stringe sempre di più il tentacolo che la tiene a un metro da terra, mentre il liquido nero le cola dalla bocca e dalle orecchie. Il suo cervello ora è imbevuto di un liquido senziente alla ricerca di una particolare associazione di impulsi elettrici.
Poco dopo, i microfilamenti che scendono fino al server sotterraneo inseriscono un codice. Registrano una sequenza interminabile di 1 e 0 nell’arco di pochi istanti, che altri filamenti sottili come molecole incidono sul CD.
Meno di cinque minuti dopo essere entrato nella stanza, l’intruso riassorbe tutti i filamenti e i tentacoli che ha generato. L’agente donna cade bruscamente a terra, respirando e pensando con fatica disumana.
Rimettendosi il CD in tasca, l’uomo si allontana ed apre la porta, fermandosi un attimo solo prima di uscire:
-Scusate il disordine. Dite pure di mandare il conto al
signor 57…
Periferia di San
Francisco.
Su una piccola montagna di macerie, un uomo con una maschera nera parzialmente sollevata e un troll con un sigaro in mano brindano con due lattine di birra.
-Tecnicamente non dovrei bere “in servizio”, ma tecnicamente dovrei anche essere in galera – riflette Switch.
-Io forse ti ci dovrei portare…credo – risponde Pip, finendo la terza lattina e teleportandone un’altra già aperta nella propria mano.
-Non penso sarebbe troppo legale, o no ?
-Mah, anche se fosse, facciamo sempre come ci pare. A proposito, sicuro che il barista a cui ho preso le birre non vorrà che le paghi ?
-Tranquillo, Madcap è innocuo se sai teleportarti più veloce di quanto lui sa lanciare motoseghe.
-Lanciare ?
-L’ultima volta si è amputato tre dita. Allora…ad occhio e croce, direi che avete vinto. Ma non vedo nessuno fare prigionieri…
-Switch, non per sottolineare l’ovvio, ma non è troppo semplice nascondersi da noi. Credo che Darkoth voglia prima finire di riprogrammare il cyborg, Drax deve fare a pezzi quel mega-laser, Gamora vorrà giocare ancora un po’ con la preda…detesta quelli a cui non può spezzare il collo, credimi. Warlock…mai capito che gli passa per la testa.
-Siete abituati a finirle in fretta le battaglie, eh ?
-Non ci piace tirare le cose per le lunghe. Un’altra birra ?
-No, grazie. Devo proprio scappare.
Switch scompare l’istante successivo, proprio mentre alle spalle di Pip si apre un portale di teletrasporto da cui esce un’auto in corsa.
Il troll usa la sua Gemma dello Spazio per rimettere il mezzo al suo posto, perdendo di vista il criminale teleporta per un istante.
Un istante di troppo, ovviamente.
Non troppo distante, dopo un allarme telepatico, Darkoth ritrae le connessioni filiformi che lo collegavano a Marasso. Giusto in tempo, perché il terreno che separa i due ibridi esplode al contatto di un qualcosa che è appena uscito da un portale alla velocità di fuga.
Diamond Dran, dopo essere stato scagliato nella stratosfera ed essere atterrato sul cemento con il relativo impatto, si alza totalmente illeso.
La prima cosa che vede è un Guardiano a terra, stordito per qualche secondo.
-Santa merda, ho vinto io !?
Una mano guantata di nero lo afferra per il collo e lo trascina in un portale.
Pip sta seguendo la scia dei suoi teletrasporti, più veloci di quanto l’occhio possa vedere, ma è rimasto un passo indietro dopo la sorpresa iniziale.
Pathfinder e Shades cadono in portali creati direttamente sotto di loro. Infine, con il semplice movimento di un dito, Switch fa rotolare lontano il congegno che intrappolava il Laser Vivente.
Pip insegue il teleporta per i successivi cinque passaggi, tornando poi al luogo della battaglia.
-L’ho perso – annuncia ai compagni alzando le spalle – Era in gamba, ma non fino a questo punto. Dev’esserci ancora interferenza da queste parti.
-Gli alteratori di probabilità sono ancora in funzione – chiarisce Darkoth – Se non avessero tenuto il silenzio radio, avrei sentito le interferenze. Se usassimo le Gemme per isolare…
-Disattivare definitivamente gli alteratori ha la priorità – interviene Warlock con voce ferma – Possiamo rintracciarli in un altro momento.
I Guardiani tornano al lavoro, rimettendo in sesto la città danneggiata senza fare troppo caso all’assenza del Laser Vivente.
Sede centrale della Villains LTD, immediatamente dopo.
I vari feriti crollano a terra nella palestra, mentre Switch si toglie la maschera e si asciuga il sudore dalla fronte.
-Un’altra serie di teletrasporti così e ci lascio le penne ! Siamo sopravvissuti per miracolo !!!
Nessuno degli altri agenti ha qualcosa da dire in materia, neanche vedendo il proprio capo entrare nella stanza.
Se qualcuno di loro si aspetta una risposta in proposito dal professor DeCeyt, oltre al suo sguardo vuoto e divertito, non lo da certo a vedere.
Un uomo dalla pelle verde e il cranio deforme riflette nella sua cella telepaticamente isolata.
Ha cercato di ridurre la popolazione mondiale, testato sul campo nuove tecnologie rivoluzionarie, e manovrato al tempo stesso gli eroi e criminali più pericolosi per i suoi piani. Certo, il prezzo è stata la distruzione della gran parte della tecnologia su cui poteva contare, lasciata da parte in varie parti del mondo e distrutta dalla Guardia come sorta di rappresaglia.
Ma non è certo un problema. Si stava un po’ annoiando, in questo periodo; un po’ di esercizio mentale gli farà bene.
Alcune ore dopo.
Una biblioteca pubblica del New Jersey, pochi minuti prima dell’orario di chiusura. Un uomo di mezz’età aspetta, lo sguardo vuoto e paziente.
Un uomo si siede con calma davanti a lui, fissandolo negli occhi.
-Spero che lei sia stato ai patti e non abbia parlato con nessuno di questo incontro.
-Ha importanza, professore, dato che non avrebbe comunque i
mezzi per scoprirlo ?
-Naturalmente no. La sua superiorità strategica in questo accordo era chiara fin dall’inizio. Essere dal lato svantaggiato della legge, anziché al di sopra, è un fattore spesso sottovalutato.
-Questa è una visita principalmente di cortesia, professore. Il pagamento è già stato effettuato; anzi, sono sicuro che avrà già intascato il denaro.
-Infatti.
-E si sarà già reso conto che dimostrarne la provenienza è impossibile, persino per un genio della finanza come lei. Qualunque tentativo diretto di rivelare l’esistenza di questo contratto comporterà una cessazione della tregua tra le nostre organizzazioni.
-Come previsto. Si renderà conto che, qualora dovessi trovarmi in una situazione senza altre vie di fuga, non esiterò ad usare misure autodistruttive. Per esempio, mettendo lei tra i miei nemici.
-La reputo troppo intelligente per farlo, professore, ma come crede. Ricordi solo che anche se voi non siete una minaccia, noi non siamo stupidi.
-Come chiunque abbia partecipato a questo accordo ne ha
ricavato quello che voleva, non trova ? Il Capo ha studiato
-Lei è molto strano, professor DeCeyt, molto interessante e molto pericoloso.
-Le nostre visioni sono diverse, forse, ma i nostri fini simili. Anche noi, penso, siamo più simili di quanto dovremmo.
-Probabilmente ha ragione, professore. Se chiunque altro mi avesse avvicinato con questa proposta, non sarebbe arrivato fino a questo punto. Ma, tra tutti, soltanto io posso capire quanto lei sia davvero pericoloso…
-Siamo avversari per natura, signor Warlock – risponde il professor DeCeyt, alzandosi dalla sedia ed allungando la mano per farsela stringere.
L’uomo dalla pelle dorata si alza, e lo fissa negli occhi.
-Sapevo che ci avrebbe provato comunque – continua con un leggerissimo sorriso il professore –Sapeva di non poter leggere la mia anima neanche con la sua preziosa Gemma, ma per curiosità intellettuale doveva provare.
-Un essere unico come lei meritava un rapido studio, professore. Nel caso mi servisse, posso sempre leggere la sua mente. Porta.
Warlock si allontana, avvicinandosi al muro più vicino ed iniziando a passarci attraverso. Non c’è nessun altro nella biblioteca per poterlo vedere, a quest’ora.
-Stia attento, professore, la terrò d’occhio – lo ammonisce senza voltarsi.
Poi l’uomo artificiale oltrepassa il muro, e scompare sotto lo sguardo di due occhi vuoti e vigili.
Cinque mesi fa, sui cieli della Germania.
A bordo di un aereo ungherese, a diecimila metri di quota.
I passeggeri in prima classe iniziano a preoccuparsi quando sentono i loro sedili tremare. Senza altri preavvisi, l’uscita di emergenza si apre.
Un uomo in tuta da ginnastica bianca e guanti di pelle nera entra tranquillamente, senza dire una parola. Non sa se i passeggeri sono più sorpresi dal suo arrivo o dal fatto che entrando non abbia alzato nemmeno un filo di vento, mentre la decompressione avrebbe dovuto essere a dir poco più marcata.
Avvicina il palmo della mano destra alla porta, dopo averla chiusa, e questa si ricopre di un sottile strato di ghiaccio.
-Buonasera. Qualcuno qui parla inglese o polacco ? Russo ?
Avrei bisogno di un passaggio a Varsavia… mi sono perso dopo
I passeggeri lo guardano ammutoliti.
-Non ho soldi con me… ma mi bastano un angolo tranquillo e qualche giornale da leggere.
Uno dopo l’altro, i passeggeri urlano e scappano in seconda
classe, avendo la cura di lanciare tutti i giornali a portata di mano verso
-Hm. Se avessi chiesto dei soldi, mi sarei potuto comprare l’aereo.
Oggi. Vladivostok,
Russia.
In un bunker quindici metri sottoterra, l’ex Generale Arkadiy Lermontov… un tempo un imponente militare di carriera, oggi sempre più vecchio e stanco senza la sua uniforme… cammina a fianco di un uomo calvo vestito di nero con la cravatta rossa.
-Un ottimo lavoro, Agente 57. Sapevo che lasciarla marcire tra i dossier Top Secret del Cremlino era stata una pessima idea.
-Molti compagni sono…scettici sui risultati del Progetto Cinquanta, dopo Varsavia.
-Lasciamoci il passato alle spalle. Dunque…come si trova a Vladivostok, signor 57 ?
-Mi piace. Il punto più alto è a
-Ah…mi fa piacere sentirlo, 57. Davvero. Cosa stavo dicendo ? Sì… le informazioni che ci ha riportato sono estremamente interessanti. Guardi lei stesso…
Pochi passi più in là, i due uomini oltrepassano una porta blindata. Due guardie all’interno e all’esterno fanno il saluto militare all’ex Generale, ma 57 è più interessato alle immagini che stanno passando sul computer.
-A quanto pare, 57, i servizi segreti americani sono arrivati alle nostre stesse conclusioni. La valigia che gli agenti della Villains LTD hanno rubato due giorni fa [1] conteneva sei cilindri di materiale nucleare sperimentale, una sorta di plutonio super-concentrato. Ciascuno di quei cilindri è in grado di alimentare un’esplosione atomica da almeno 150 megatoni. Hanno anche un filmato al riguardo…
Sullo schermo scorrono delle immagini satellitari di pessima qualità, che mostrano un piccolo tornado verde fermarsi nel mezzo dell’oceano, lasciar cadere una valigetta, e scappare via in velocità. Una seconda visione al rallentatore rende a malapena visibile la figura di Turbine all’interno del vortice, ed un piccolo drago meccanico consegnargli un piccolo baule.
-Non credo di riconoscere quella tecnologia – commenta 57 – Ma quello è uno degli uomini della Villains LTD. Gli uomini dell’FBSA devono aver ricevuto queste informazioni dallo SHIELD…
-Che, come noi, sapeva da tempo che l’Artiglio Giallo era tornato in affari. Non credo che lei se lo ricordi, 57, ma è estremamente pericoloso…non dubito che la sua taglia sarà presto aumentata.
-Come quasi tutte le altre dei nostri bersagli, Generale.
-Lo spero bene… solo il suo spostamento ci è costato una montagna di rubli.
-Ma noi non stiamo lavorando per i soldi, dico bene Generale ? Sa che ho giurato di non usare mai il mio potere per…
-Stia tranquillo, 57. Gliel’ho detto, noi lavoriamo per liberare il mondo dalla minaccia di un’organizzazione terroristica.
-Sì, io…mi scusi, Generale.
“Se questo idiota non fosse la perfetta macchina assassina lo avrei già fatto fucilare” pensa il Generale “Ma avere lui al mio fianco è un rischio accettabile per poter essere sicuro di non trovarmi più in mezzo ai giochi di guerra dei fratelli DeCeyt !”
Nello stesso momento,
alla sede centrale della Villains LTD.
La stanza è illuminata a giorno dalla sola presenza del Laser Vivente, ma all’unica altra persona presente…il professor DeCeyt…non sembra importare troppo.
-Okay, eccomi qui…non so come abbia fatto a mandarmi quel
messaggio mentre ero a metà strada per
-Mi sembra improbabile, signor Parks. Non vuole neanche sapere perché l’ho fatta venire qui ?
-Come faccio a saperlo ?
-Già, cosa può mai volere il capo di un’organizzazione criminale da qualcuno che può diventare intangibile, viaggiare alla velocità della luce, generare illusioni ed incenerire la materia ? Voglio offrirle un lavoro, signor Parks.
-Ma mi ha visto !? Sono un insieme di luci e colori ! Crede che potrei spendere quei soldi in qualcosa che…
-…possa ridarle consistenza, signor Parks. Renderla solida.
-Mi è stato detto che è impossibile…
-Mi conosce da molto, molto poco, signor Parks. Ma dovrebbe aver capito che ho un rapporto molto particolare con quell’aggettivo.
-Ci penserò su, okay ?
-Faccia in fretta, signor Parks. La nostra professione ha poca tolleranza per la luce insistente.
Intanto, al piano terra, Slim Snake sta appendendo al muro un manifesto. Non c’è quasi nessuno, a quest’ora di notte. Molti si stanno ancora leccando le ferite dello scontro.
Federal Bureau of
Superhuman Affairs – MOST WANTED
1-Johann Schmidt ("Teschio
2-Wolfgang von Strucker:
30.000.000 $
3-Helmut Zemo: 25.000.000 $
-Lista completa stavolta…incredibile cosa puoi trovare su Internet di questi tempi…
23-Edward Freeman ("Switch"): 100.000
$
24-David Cannon ("Turbine"): 75.000 $
35-Diamond Dran: 15.000 $
40-“Shades”: 15.000
-Ma che… capisco Dran, sembra che
quel furto fosse roba che scotta e non porta neanche una maschera, ma Shades ! Avranno scoperto che ha ammazzato quel padrino
russo ? Forse l’hanno identificato dopo la battaglia con
6-Mandarino: 10.000.000 $
7- Artiglio Giallo: 5.000.000 $
-Ehi, ma il Mandarino non era morto ? [2] E l’Artiglio Giallo stava molto più in basso ! Non l’ho neanche sentito nominare di recente. Certa gente ha proprio una fama immeritata…
All’interno di un sottomarino nucleare sul fondo dell’oceano, dita cibernetiche di un malsano colore giallastro disinnescano i sistemi di sicurezza di quella che sembra, sotto tutti gli aspetti, una comune valigetta.
-Gli occidentali e la loro fiducia nella tecnologia ! Così sicuri di questa serratura “impenetrabile” da spostarne il contenuto su un normale treno, certi che non mi sarei mai esposto ad un attacco nel cuore del loro territorio. Folli ! Ora il potere distruttivo del loro stesso sistema di difesa è nelle mie mani !!!
La valigetta si apre, rivelandone il contenuto: cinque cilindri di metallo chiaro con il simbolo di pericolo da radiazioni… ed un biglietto con la scritta “LTD”.
-Cosa…i cilindri dovevano essere sei !!! Sono stato ingannato !!!
Gentile cliente, ci
era stata assicurata totale discrezione nella consegna, sotto
Sperando che lo
spiacevole incidente non segni la fine di una proficua collaborazione, Vi porgiamo
Distinti
saluti
Imperatore
del Crimine
c/o Villains LTD
Note
[1] Nel numero scorso, in realtà !
[2] Slim probabilmente non legge Iron Man su Marvel IT !