Villains
LTD
#2
SELFISH
DREAMS (ARE MADE OF THIS)
Ai bordi di una strada di Detroit, Michigan. Un ragazzo che dimostra poco più di diciassette anni sta camminando avanti e indietro da quindici minuti.
-Guarda che sei in anticipo – gli dice una voce maschile. Il ragazzo si volta per vedere chi gli ha parlato, e quando lo ha fatto sente qualcosa di freddo sulla nuca.
Un silenziatore.
-Hai dieci secondi per dimostrarmi che sei tu.
Il ragazzo estrae dalle tasche un piccolo biglietto da visita, su cui è disegnata una sigla: LTD, e si volta lentamente. Il suo assalitore indossa una maschera completamente nera che lascia scoperte solo due fessure bianche per gli occhi. Da una tasca interna della giacca prende un cellulare ultimo modello, e lo passa davanti al biglietto da visita. Dopo un impercettibile beep, rimette tutto in tasca.
-Dovresti essere tu. Oh, tra parentesi, io sono Switch.
Muovendo il braccio in segno di invito a seguirlo, l’uomo mascherato fa apparire un disco completamente nero che fluttua a mezz’aria. E ci passa dentro come se fosse una normale porta.
Il ragazzo esita ed infila prima un braccio, notando che non è ricomparso dall’altro lato. Eppure sente ancora la mano…così tanto che qualcuno gliela afferra e lo tira con forza all’interno.
Dall’altra parte del disco, c’è un corridoio metallico
illuminato da luci al neon. Il ragazzo inciampa, sbilanciato dal passaggio a un
altro punto dello spazio. Ma un secondo dopo, nemmeno il tempo di sbattere le
palpebre, e l’uomo mascherato si ritrova due affilatissime unghie di
-Prova a farlo un’altra volta, fratello, e quella maschera diventerà un sudario.
-Prima o dopo aver sentito la tua esibizione nel coro delle voci bianche ? – sogghigna l’altro, indicando con la testa il disco che collega il silenziatore della sua pistola (carica) con l’area genitale del ragazzo.
I due si guardano negli occhi, dicendosi la stessa cosa mentre fanno un passo indietro:
-Non c’è bisogno di diventare nervosi.
Prima di potersi scambiare altri convenevoli o minacce (più o meno la stessa cosa in certi ambienti), i due sono sorpresi da un frastuono di metallo che cammina verso di loro.
Il ragazzo stringe i denti, riconoscendo il design dell’essere che si avvicina. Sei tonnellate di titanio viola, rosa e ruggine: una Sentinella, anche se stranamente bassa.
-RICHIESTA AUTORIZZAZIONE JDFA; AVETE TRENTA SECONDI PRIMA DI ESSERE ELIMINATI.
-Odio quest’affare
– sbuffa Switch, riprendendo in mano il cellulare e
sollevandone la parte mobile per mostrarlo come un distintivo.
-Tenete un robot caccia-mutanti come cane da guardia !?
-Beh, che c’è ? Sei un mutante ?
-Non proprio…
-Giusto per sapere. Quest’affare non fa distinzioni; o mostri un JDFA o ti ammazza, non ci sono mezze misure. Chiaro ?
-Cos’è un JDFA ?
-Questo – risponde Switch indicando il cellulare.
-E’ una qualche specie di sigla, vero ?
-“Just Don’t Fuck Around”. [1] Un ottimo sistema per evitare di mandare tutto all’aria. La sigla è una mia idea, tra parentesi.
-Chissà perché non mi sorprende. Dove siamo ?
-Che ti frega ?
-Non ci si può proprio parlare, con te…
-Stai cominciando a stancarmi, ragazzino. Vediamo di darci una mossa, eh ?
Switch fa un passo in avanti, trasferendosi istantaneamente dall’altra parte della breve rampa di scale. Solo adesso il ragazzo inizia a guardarsi intorno, ancora leggermente incredulo di essersi trovato da un secondo all’altro in un posto sconosciuto.
E’ chiaramente un edificio, anche se non ci sono finestre e tutte le luci sono artificiali. Il punto in cui sono apparsi lui e Switch è circondato da pannelli a scomparsa su tre lati e dalla Sentinella sul quarto. Dietro al robot, una scalinata porta al piano terra dell’edificio.
A prima vista, il piano è composto unicamente dall’incrocio di due corridoi ed una scala a chiocciola che sale e scende. Il ragazzo si avvicina a Switch, che sta già cominciando a dare indicazioni.
-Da quella parte ci sono gli uffici, i computer, il database e… boh, non ricordo cosa c’è dopo. Di là c’è la palestra. Al primo piano…
Quando la frase continua, Switch non c’è più. Scomparso senza nessun segno di preavviso. Il ragazzo sente il resto del discorso mentre sale le scale.
-…ci sono gli uffici dei dipendenti, la sala riunioni, la stanza per gli incontri con i clienti e la scala che porta dal capo. Domande ?
-Sì, cosa-
-Bene, c’è una scala là in fondo. Sali e parla col capo. Ah, congratulazioni…ehm…com’è che ti chiami ?
-Snake. Slim Snake.
Il ragazzo allunga una mano, e Switch si toglie uno dei guanti per stringergliela.
-Benvenuto alla Villains LTD. Cos’è che sai fare ?
Il ragazzo sorride, e la sua pelle si rivolta come un guanto. Centinaia di scaglie verdi ricoprono il suo corpo per meno di mezzo secondo, e quando si ritraggono il suo volto è completamente cambiato. Anche il fisico è diverso.
Switch ritrae subito la mano, e si toglie la maschera allibito. La sua faccia è identica a quella che ha ora Slim Snake.
-Come cazzo hai fatto !? – chiede mentre gli punta una pistola in faccia.
-Attento. Mordo, quando sono nervoso.
-Comunque non mi piaci – risponde Switch, che adesso è proprio alle sue spalle – E per favore togliti la mia faccia, sono ricercato.
Un minuto di chiacchiere irrilevanti dopo, i due entrano in uno studio. Se l’architettura del resto dell’edificio è estremamente semplice, questa stanza sembra una biblioteca… senza libri, anche se ben più silenziosa.
E’ una stanza piccola; tre sedie per gli “ospiti”, una scrivania su cui sono appoggiati un portatile, un teschio, una clessidra e ben poco altro. Ora con le squame in superficie, Slim si fa attrarre subito da un particolare. Appena dopo il teschio, nota una targhetta.
“President and Chief Executive Officer: Augustus DeCeyt, Ph.D”. [2]
Seduto alla scrivania, un uomo sui quarant’anni leggermente stempiato. Parla con voce basse e dosata, calibrando ogni parola. Il suo accento ha un che di inglese e qualcos’altro di impossibile da identificare.
-I suoi lobi frontali devono essere meno sviluppati di quanto mi aspettavo, signor Freeman – dice senza guardare – E’ pericoloso giocherellare con armi da fuoco in presenza di un mutaforma allogenico.
DeCeyt si alza in piedi e raggiunge la recluta, fissandolo negli occhi. Slim nota che non batte mai le palpebre.
-Ora lei sa il mio nome, signor Snake. Io conosco il suo gruppo sanguigno, le sue impronte digitali, la sua struttura morfogenica, la frequenza di risonanza del suo cervello e cosa le piace mangiare a colazione. Faccia sapere quello che sa di me, e subito prima della sua morte divulgherò le mie informazioni. Sono stato chiaro ?
-Chiarissimo. Ma…
-No, oltre a me soltanto il signor Freeman… “Switch”… conosce la nostra attuale posizione.
-Non si può costruire un edificio senza che nessuno se ne accorga…
DeCeyt non sorride, ma nei suoi occhi risplende qualcosa quando risponde.
-Lei evidentemente ancora non mi conosce, signor Snake.
-Slim. Quando cominciamo a darci da fare ?
-Abbiamo aperto da una settimana e gli unici dieci lavori commissionati ci sono fruttati cinque milioni di dollari, signor Snake. Lei comincerà domani.
-Okay. Tanto per curiosità, cosa mi piace mangiare a colazione ?
-Labrador. Preferibilmente vivi. Ora, se vuole seguirmi, le presento il resto della squadra…
Nel piano inferiore, la palestra. Un capannone di venti metri per centocinquanta, con pareti ricoperte di titanio. Ed assolutamente nient’altro.
Slim, DeCeyt e Switch la osservano attraverso due finestre in vetro antiproiettile, e non sono soli. In un angolo buio c’è un uomo dai capelli biondi, piuttosto alto, completamente vestito di pelle nera. Indossa un paio di occhiali da sole con le lenti a specchio, che non lasciano intravedere nulla dei suoi occhi.
Slim non sente il battito del suo cuore e non sente nessun odore. Solo un po’ di freddo.
-Ti stai rammollendo, Shades – lo saluta Switch – Solo un morto non programmato stavolta, eh ?
-Non stava piangendo.
-Potevi evitare di ammazzargli la madre !
-Non voglio tornare su questo discorso, Shades – interviene DeCeyt con tono serio come sempre – Niente più uccisioni fuori programma durante l’orario di lavoro. Quello che fai nel tuo tempo libero non mi interessa.
-Non tutti uccidono per soldi. Chi è il nuovo arrivato ?
-Desidera farsi chiamare Slim Snake. E’ un mutaforma in grado di replicare a contatto qualunque struttura genetica, oltre a possedere una serie di letali caratteristiche rettili. Sarà il nostro impostore.
-Benvenuto nel gruppo, Slim. Cerca di aspettare un paio di giorni prima di crepare.
-Snake, questo è Lukas Zeller, Shades… il nostro assassino. Un’ombra vivente nata e cresciuta nella Germania nazista.
-Wow. Non dovresti avere, tipo, ottant’anni ?
-Li ho. Si ammazza parecchio tempo con questo mestiere, sai ? Tra le altre cose.
-Hhhmmm. Shades…Switch…Slim Snake… non cominciamo a diventare un po’ troppo allitteranti, qui ?
-Certo, potremmo eliminare due “S” in un colpo solo, volendo… niente investimenti a lungo termine, Slim.
-E’ sempre così ? – chiede il serpente magro, rivolgendosi a Switch.
-Oggi è di buon umore. Cerca di evitarlo nei giorni di sole…
Poco dopo, i presenti vengono zittiti dal rumore sordo di un corpo femminile che si scaglia con forza contro il vetro rinforzato, facendolo vibrare. Slim può vederla per pochi secondi… una donna dai capelli castani raccolti a coda di cavallo… prima che le gambe facciano spinta sul muro per lanciarla dall’altra parte della palestra.
-Sarà stato un salto di più di venti metri…
-Almeno stavolta non ha rotto il vetro. Slim Snake, ti presento Pathfinder.
La donna atterra più o meno dolcemente a terra, saltando e rigirandosi su se stessa per colpire di tacco uno scudo di metallo quando è ancora a mezz’aria.
Un uomo in un costume dalla foggia militaresca ed una maschera da teschio trema per il riverbero dello scudo che ha al braccio, ma è abbastanza svelto da parare il calcio successivo. E gli altri quattro che seguono in rapida sequenza.
Con la mano sinistra estrae la spada dal fodero e la usa per deflettere una freccia alle proprie spalle. Una donna in occhiali da sole e costume verde scuro lo assale con una serie di pugni, tutti schivati o parati. La donna non si ferma neanche un istante a riprendere fiato.
Nel frattempo, la spada viene spezzata a metà da un calcio e l’uomo viene fatto cadere a terra dalla donna in verde. L’uomo è ancora sbilanciato, ma riesce a vederla caricare un altro colpo con la balestra da polso, e con una rapidità ai limiti dell’umano si protegge con lo scudo.
L’uomo cade a terra, ed uno stivale grigio colpisce il pavimento con forza sufficiente a lasciare un’impronta. Ricordandosi che anche il pavimento è di titanio, l’uomo riprende fiato e si alza in piedi, rimettendosi un cappuccio bianco sulla maschera.
-Per oggi l’addestramento può bastare, signore.
-Assassine ? – chiede Slim.
-No, si stavano semplicemente tenendo in forma. La donna in verde è Insomnia, il nostro cecchino. Può colpire con precisione millimetrica un bersaglio a chilometri di distanza, oltre ad avere un metabolismo potenziato dall’adrenalina. Con riflessi dieci volte superiori a quelli di un umano, Taskmaster aveva ben poche possibilità.
-Roba da niente, un drago di Comodo si muove a…quello è Taskmaster !?
-Abbiamo un contratto a termine.
-Quelle si allenano con uno all’altezza di Capitan America ?
-Ho sempre apprezzato la versatilità nei miei collaboratori. Anche se non è la loro funzione primaria, entrambe possono facilmente sconfiggere qualunque avversario umano. Non molto, ma utile in certi casi.
-Sono anche due bombe a letto.
Snake si volta rapidamente, facendo uscire le unghie retrattili. Il suo colpo viene bloccato da una mano immensamente più veloce.
-Mai sopportato quelli con la faccia verde. Quando ero nei Signori del Male c’era l’Uomo Radioattivo che…
-Snake, questo è Dave Cannon…Turbine. Il nostro sequestratore e secondo assassino.
-A proposito, DeCeyt, quand’è che mi fai rapire qualcuno ? Ho ammazzato e basta, se non hai altro da farmi fare posso essere io l’assassino.
Shades sorride, facendo capire a Switch che è decisamente ora di cambiare argomento.
-Dave, lo sappiamo che Insomnia si scopa metà dei criminali del paese, ma nessuno ti crederà mai su ‘finder…
-Mi stai dando del bugiardo, Freeman !?!?
-Dai, l’altra settimana giuravi di esserti fatto
-Insomnia mi ha creduto !!!
-Insomnia è strafatta di adrenalina, è già tanto se riesce a stare nella stessa stanza di ‘finder senza farsi dare della stronza…
Il vetro esplode in mille pezzi, facendo atterrare a terra una donna in costume verde scuro. I frammenti rimbalzano sulla pelle di Slim e su un portale di Switch, mentre Shades si rende immateriale e tutti si accorgono che DeCeyt è già uscito da un pezzo.
-Cazzo, ‘finder, questa volta lo rubi tu un vetro nuovo !!!!
Un’ora dopo, le presentazioni e le formalità sono finite. Slim Snake scende la scala a chiocciola, ansioso di cominciare il nuovo lavoro. Per domani ha un incarico da cinquantamila dollari, e non ha mai guadagnato altrettanto in tutta la sua vita.
Sente i passi di qualcuno che si avvicina, ed assume l’aspetto di DeCeyt. Pathfinder si avvicina, togliendo il sudore dalla fronte con un asciugamano.
-Non puoi uscire senza autorizzazione… Freeman !!! Muovi quel culo nero e dai a Slim un portale di uscita !!! Ah, io sono Leah. Va bene “Slim”, vero ?
-Uhm…sì. Come hai fatto a riconoscermi ? – chiede il serpente mentre riprende le sue sembianze.
-Sono una mutante…il segugio del gruppo. Riconosco le onde cerebrali.
-Un po’ come gli squali…
-E poi, DeCeyt vestito così sarebbe uno dei segni dell’apocalisse.
-Pensavo che il tuo potere fosse, non lo so, fare salti di venti metri ?
-Sono versatile. Non sai imitare le persone meglio di così ?
-Solo se tocco chi voglio imitare… adesso ho solo cambiato faccia e corporatura, ma posso duplicare praticamente tutto. Onde cerebrali comprese…
-Vedremo. Perché ho appena memorizzato le onde del tuo cervello, e quando mi sintonizzo su una mente posso rintracciarla in qualunque punto del pianeta.
-Tranquilla, non ho intenzione di scappare o di mandare all’aria tutto questo. Ancora non riesco a credere a quanto guadagnate !!!
-Beh, non intaschiamo tutto… c’è da metterne da parte un po’ per la pensione, per esempio…
-Non penso ci siano molti super-criminali arrivati alla pensione.
-Solo quelli bravi e quelli dannatamente furbi, Slim. Spero che Freeman non sia già scomparso, devo scappare anch’io tra un po’. Di dove sei tu ?
-Detroit. Tu ?
-Westchester… California, quindi non fare battute. Freeman è ancora al MOST WANTED, figurarsi se si schioda di lì…
Primo piano, l’unico ufficio ancora vuoto. Switch e Turbine stanno discutendo animatamente di fronte ad una specie di grosso poster.
-Lo vuoi capire o no che vanno in ordine alfabetico !?!? – sbraita Turbine.
-Vedi che sei scemo ? Guarda tu, Freeman – Cannon. Ti sembra in ordine alfabetico, deficiente !?
-Che c’entra, vanno per nome in codice !!! Vedi ? Switch – Turbine…
-Volete piantarla, voi due !?
Mentre Pathfinder cerca di fermare i due criminali, Slim Snake guarda le prime scritte del poster.
Federal Bureau of
Superhuman Affairs – MOST WANTED
1-Johann Schmidt ("Teschio
Rosso"): 30.000.000 $
2-Wolfgang von Strucker:
30.000.000 $
3-Helmut Zemo: 25.000.000 $
-Qual è il problema, scusate ?
-Guarda in fondo alla lista… - suggerisce Pathfinder.
23-Phineas Mason ("Riparatore"):
100.000 $
24-Edward Freeman ("Switch"): 50.000
$
25-David Cannon ("Turbine"): 50.000 $
-Vedi che sono in ordine alfabetico !? Altrimenti mettevano prima me !!! Sono stato nei Signori del Male, io !
-E chi se ne fotte ! Io ho fatto da supporto per tutti i grossi crimini, per forza sto sopra !
-A proposito, hai visto che Mystica è al quindicesimo posto ? Me la sono fatta, una volta.
-Ma la vuoi piantare, tanto non ti crede nessuno ! E guarda, Hulk è prima di Arnim Zola ! Vedi che non sono in ordine alfabetico, neanche con i veri nomi !
-Però guarda, Nefaria dopo Attuma… E poi io ho lavorato per Zemo, TERZO, e tu per Modok, NONO… non c’è storia, io sto più in alto di te !
-Ma sai almeno leggere, deficiente !?
-Rassegnati, Snake, l’unico modo di farli smettere è dargli dei soldi per farlo.
-Perché non la piantate di litigare su chi sta più in alto adesso, e non cercate di arrivare il più in alto possibile ?
I due criminali si guardano in faccia al suggerimento di Snake. Switch schiocca le dita, ed un portala appare davanti all’ingresso.
-Il pivello ha ragione ! Andrò a farmi dare un nuovo incarico da DeCeyt…
-Io due !
-Tre !!!
-Arrivo prima io all’ufficio !
-Io mi ci teleporto !
-Mi chiedo chi sia più difficile da rintracciare… - sospira Pathfinder, guardandoli scomparire – Loro, o i loro cervelli. Che fai stasera, Slim ?
-Hhmm, pensavo di mettermi da parte un paio di randagi per la cena di sabato ma se vuoi…
-Ci vediamo domani. Forse.
Russia. Latitudine 57, Parallelo
Toglie il lucchetto arrugginito dalla porta di legno, ed entra. All’interno, un uomo nascosto dalle ombre gli sta dando le spalle.
-Cinquantasette è il codice per le chiamate internazionali in Colombia – afferma con voce stoica.
-Non è stato facile rintracciarti, ragazzo. Ricordi chi sono ?
-Nell’anno cinquantasette Nerone era Console di Roma, Colonnello.
-Il Progetto Cinquanta è stato dichiarato illegale, ed i suoi sopravvissuti considerati nemici dello stato. Capisci quello che sto dicendo ?
-Cinquantasette è il numero atomico del lantanio.
-Hai un’ultima possibilità…lavorare per noi. Sloan preferisce scappare, ma io ti conosco bene… tu ricordi qual è la tua missione, vero ?
-Certo. Io sono cinquantasette.
-Bravo ragazzo.
-Gli ordini, Colonnello ?
-Crediamo che la loro base sia negli Stati Uniti… si fanno chiamare “Villains LTD”. Vivi o morti…ricordi cosa significa, Agente 57 ?
-Certo, signore. Portatemi da loro.
CONTINUA
[1] Grossomodo “Solo non fate stronzate”
[2] “Presidente e Direttore Esecutivo: dott. Augustus DeCeyt”