Villains LTD

 

#4

 I’D MUCH RATHER BE WITH THE VILLAINS

 

 

Un anno fa. Centinaia di dischi volanti sciamano sulla superficie terrestre, eliminando ogni resistenza super-umana e non. Gli oppositori sono fermati senza nessun ripensamento, le difese abbattute senza sforzo, la razza marziana vicina alla conquista del pianeta.

Una piccola isola ad ovest della Groenlandia. Tre lunghe zampe metalliche escono dall’estremità inferiore del disco, facendolo abbassare fino all’atterraggio completo. Tre esseri disgustosi fluttuano al suolo su piattaforme antigravitazionali, protetti dagli agenti atmosferici da un flebile campo di forza.

<L’area sembra sicura> comunica mentalmente uno degli alieni <Perché i nostri strumenti la segnalano come anomala ?>

<Monossido di diidrogeno solido. Questa zona ne è del tutto ricoperta>.

<Ghiaccio ? Ci saranno meno di ventisette blorg qui fuori. E’ normale, su questo pianeta>.

<L’umidità è troppo bassa. Il ghiaccio è artificiale>.

<Signore, permesso di neutralizzare qualunque forza ostile all’interno> chiede il terzo marziano, indicando con uno dei suoi pseudopodi la caverna adiacente.

<Permesso accordato. Se è umano, lasciane un po’ da parte; ho fame>.

L’immondo ammasso di carne fluttua nella caverna. Gli altri marziani lo attendono per quasi due minuti, spazientiti.

Poi, qualcosa viene lanciato all’esterno. Diversi piccoli pezzi di carne congelata. Interiora. Qualcosa si affaccia all’entrata della caverna; qualcosa che cammina su due gambe. Gli alieni non vedono nient’altro di rilevante, se non che regge con una mano la sezione cefalica di un soldato marziano.

E’ un uomo.

-Nessuno vi ha mai detto di bussare ? E’ pericoloso svegliare la gente di soprassalto.

 

Oggi. Long Island.

Due donne escono da un angolo buio (un portale di teletrasporto, in realtà). Una di loro, dai capelli castani che arrivano fin quasi alle spalle, indossa un giubbotto di pelle, una t-shirt nera con la scritta bianca “KICKS ASS” pantaloni neri aderenti ed un paio di stivali grigi, e sembra infinitamente impaziente di andarsene.

L’altra, occhiali da sole e capelli color rame, jeans a vita bassa ed un top verde scuro con il simbolo del Punitore e scritta “DOESN’T SMOKE”, non ha smesso di parlare un secondo negli ultimi quindici minuti.

-…ne per una botta o due, ma non regge troppo a lungo. Turbine non è niente male, avevo un po’ di riserve con il fatto che è uno degli uomini più veloci del pianeta, ma quando serve riesce a conservare il meglio per dopo, capisci ? Certo, non è come quella volta che…

-Siamo arrivate, Insomnia. Ora per favore vuoi stare zitta un secondo ?

-Solo perché non hai una vita sessuale ed una sindrome premestruale perenne non vuol dire che tu possa dirmi cosa posso fare, ‘finder.

-Puttana.

-Stronza.

-Posso andare avanti quanto vuoi…

-Ti piacerebbe. Io non mi stanco mai e non mi serve dormire.

-Ricordami perché il capo ha voluto che venissi anche tu, Insomnia ?

-Perché ci pagano profumatamente per catturare Wizard, e siccome il tuo stupido potere mutante non ha mai registrato il suo cervello, ti serve qualcuna in grado di vedere indizi che ti possono sfuggire.

-Potere inutile ? Rintracciavo gente in capo al mondo quando tu lavoravi ancora sotto un lampione. Non mi serve un cecchino ninfomane con la super-vista per fare il mio lavoro.

-Ma crepa.

-Troia.

-Mi chiedo che razza di genio metterebbe su una squadra del genere ?

 

New Orleans, Lousiana. Una maschera di ferro, completamente sigillata e inumana.

-Sono l’uomo più intelligente del pianeta, ma può chiamarmi Imperatore del Crimine. Buon pomeriggio, mister Dran.

Le porte in legno massiccio si chiudono rumorosamente, lasciando i tre visitatori con il padrone di casa. Shades si guarda intorno incuriosito, passando in rapida rassegna collezioni di armi, vasi antichi, statuette oscene e foto di bambini. Switch cerca di essere leggermente più professionale, stando il più vicino possibile all’Imperatore, ma non perde l’occasione di guardare con attenzione le due donne in topless che cospargono d’olio la schiena del loro datore di lavoro.

-Non mi aspettavo l’onore di una visita personale, “Imperatore”.

-Generalmente evito di fare affari di persona, ma in caso di clienti illustri è utile un faccia-a-faccia – risponde l’Imperatore mentre si sfiora la faccia con i suoi guanti di velluto nero.

-Fa bene. Parliamo di questi affari, allora. Qual è il vostro prezzo ?

-La domanda è un’altra, signor Dran. Mi dica, quanto è ricco ?

Damon Dran sorride, deformando il proprio viso in una ghigno disumano. I suoi occhi brillano di qualcosa di più che arroganza.

-Vediamo, oltre ad essere tra i dieci maggiori fornitori d’armi del Governo degli Stati Uniti e di numerosi mercati neri in tutto il mondo, il creatore di un importante centro ricerche, di un’accademia di assassini e l’organizzatore di un circolo internazionale per il commercio di bambini, sono di buona famiglia. Mi dica quanto valgono i suoi assassini, Imperatore, e probabilmente posso permettermi una cifra venti volte superiore solo per acquistare la carta igienica.

L’Imperatore studia con attenzione il suo cliente.

Il suo volto è coperto di rughe. I suoi capelli sono bianchi ed arrivano ben sotto le spalle. Il suo corpo è esile e scarno, anche se anni di lussuria non hanno del tutto cancellato quello che dev’essere stato un fisico invidiabile. Un uomo che non ha mai lavorato in vita sua, cresciuto nel lusso più sfrenato.

-Provvederemo a concordare il compenso in un secondo momento, signor Dran. Cosa possiamo fare per lei ?

-Uno dei miei…collaboratori…ha rubato un carico molto importante per me. Una produzione segretissima dei miei laboratori, qualcosa di molto… personale. Sarebbe nocivo per gli affari se questo carico fosse venduto o, peggio, reso pubblico. Dovrei spendere milioni per ricostruire per l’ennesima volta la mia posizione… e sebbene quelli non mi manchino affatto, non voglio fare più fatica del necessario.

-Questo “carico” è potenzialmente nocivo per i miei agenti ?

-Assolutamente no.

-Avrò bisogno di tutti i dati in suo possesso riguardo al ladro.

-Hhhmm…no.

-Con tutto il rispetto, signor Dran, i miei servigi valgono troppo per essere sprecati con le sue bugie. Buona giornata. Signorine…

-Un secondo ! Raddoppierò qualunque cifra proponga, ma non le posso dire nulla sul ladro !

-Via, non vorrei farle fare più fatica del necessario.

-Non le permetterò di andarsene senza prima avermi ascoltato, Imperatore ! Le mie guardie la…

-Con un teleporta e un essere incorporeo alle mie dipendenze ? Siamo seri.

-Le darò tutte le informazioni che vuole…in privato. Dirà ai suoi agenti solo quello che troverà indispensabile, e si terrà il resto.

-In tal caso, la nostra tariffa sarà di cinque milioni di dollari americani. Il costo dell’attrezzatura è compreso.

-“Attrezzatura” ? Non può già sapere cosa le servirà per la missione…

-Mi ha già detto abbastanza al riguardo. Accetta il prezzo senza ulteriori discussioni, signor Dran ?

-Sicuramente. E’ un piacere fare affari con lei, “Imperatore del Crimine”.

-Spero che questo sia l’inizio di un proficuo rapporto di lavoro, signor Dran…o preferisce Uomo Indistruttibile ?

Shades e Switch si scambiano un’occhiata preoccupata.

 

Cinque minuti dopo, sede centrale della Villains LTD. Tre uomini escono da un portale di teletrasporto.

-Okay, che cazzo significa questa storia ? – chiede Switch all’Imperatore del Crimine, togliendosi la maschera.

-Che ne so io – risponde l’Imperatore, togliendosi la maschera di ferro – Sicuri che non abbiano intercettato le trasmissioni ?

-Dubito sia necessario domandarlo, Slim Snake – interviene Augustus DeCeyt, mentre il suo sosia riprende sembianze rettili.

-Potremmo fare miliardi commercializzando ‘sta roba…

-La produzione in massa di tecnologia JDFA non è in programma, signor Snake. Immagino lei debba nuovamente verbalizzare le sue ridondanti opinioni, signor Freeman ?

-Ehm, no, volevo solo dire una cosa… - risponde Switch, anche se ha capito solo metà delle parole – Chi dobbiamo ammazzare, e chi è questo Dran ?

-Sono informazioni confidenziali. Il signor Dran ci ha dato una descrizione del carico perso ed una fotografia del ladro. Il carico è già andato distrutto, quindi vi occuperete direttamente dell’assassinio. Switch, le signore hanno terminato la loro missione e sono in attesa di un passaggio.

-Dran non ha detto niente sulla distruzione del carico… - ricorda Slim Snake con tono dubbioso.

-E’ una semplice deduzione. Se il signor Dran è disposto a pagare per qualcosa che è evidentemente irrecuperabile, pagherà. Procedete con l’assassinio.

-Il ladro potrebbe essere ovunque. Anche con i portali di Switch e la velocità di Turbine…

-Shades…confidavo che almeno il suo cervello funzionasse. Possibile che debba pensare a tutto io ?

 

Venti minuti dopo. Un disco nero di due metri di diametri fluttua a cinque chilometri d’altezza, direttamente sopra ad una industria chimica.

-Ci stiamo teleportando ? – chiede Insomnia mentre guarda verso il basso, senza occhiali da sole.

-No, il portale è chiuso – risponde Switch.

-“Chiuso” ? Questi affari sono come porte ?

-Se non apro un portale d’uscita sono anche parecchio resistenti. Possiamo sbrigarci ? Non è facile tenerlo fermo…

-Ci sono quasi.

-Com’è andata con Wizard, poi ? L’avete preso ?

-Naah…la sua casa è più vuota della testa di Turbine. Ha fatto fare proprio una figura di merda a quella mutante…

-Viva la solidarietà femminile, eh ?

-Ehi, solo perché tutte e due abbiamo le tette non vuol dire che debba starmi simpatica. Guarda che segni ha lasciato il camion sull’infrarosso ! Quello stronzo è arrivato fino in Arkansas !

-Hai anche la vista a raggi-x ?

-Bello, dammi un fucile abbastanza preciso e colpisco Dio in mezzo agli occhi. DeCeyt si è sbagliato; il carico è intatto…

 

Dieci minuti dopo. Mentre Insomnia lascia cadere a terra il corpo pieno di lividi di un meccanico, Switch spalanca le porte posteriori del camion…

-No, il cervellone ci ha preso un’altra volta. A meno che il carico non fosse questo…

Nel rimorchio, infatti, ci sono solo un paio di centinaia di piccole bottiglie di plastica da mezzo litro, macchiate di un liquido colloso e giallastro.

-Il bersaglio non è in vista – conferma la donna.

-Stai scherzando, vero !? Hai seguito una scia di calore vecchia di una settimana per decine di chilometri e non sai trovare il guidatore ?

-Non è quello il mio potere, okay ? Ora vorrei non aver fatto svenire il meccanico, poteva dirci da che parte è andato.

-Fa niente, seguiremo il piano…sperando che abbia senso.

Switch prende da una delle tasche del costume un piccolo cellulare.

-Prendi l’altra stronza con le tette e oltrepassa il portale, Snake. C’è un lavoro sporco apposta per voi.

 

Mezz’ora dopo.

-Bleah – si lascia scappare il rettile vestito da rapper mentre passa una delle sue dita squamose sul poco liquido rimasto nel camion.

-Allora, cos’è ? – domanda impaziente Switch.

-Cosa credi, che tutti quelli che assomigliano a degli animali abbiano i super-sensi ? Potevate chiamare Marasso per questa schifezza, probabilmente gli hanno infilato un annusometro ai raggi gamma su per il-

-Cos’è ?

-Sa di DNA umano ed emoglobina. Con qualche schifezza proteica dentro. Impossibile copiarlo.

-Ho trovato qualcosa – annuncia Insomnia uscendo dal posto di guida con un paio di pinzette in mano – Mai fatto tanta fatica a vedere delle tracce. O hanno dato una bella ripulita o qualcosa non mi quadra, ma ho trovato un solo capello castano. E’ sufficiente ?

-Dai qui – risponde Snake, mentre Insomnia appoggia il capello sul palmo della sua mano. Il rettile chiude il pugno, riflette qualche istante, e parla.

-E’ vecchio di un paio di giorni, siamo fortunati. Ci sono pesanti interferenze proteiche… non sono del tutto sicuro che chi l’ha perso sia ancora umano. Posso ricostruire il suo intero genoma, ma ci saranno piccole imperfezioni.

-Quanto piccole ? – chiede Pathfinder, che ha osservato a braccia conserte tutta la scena.

-Senza un contatto fisico di qualche secondo posso copiare esclusivamente il DNA e non tutte le variabili possibili; ci saranno delle differenze tra le onde cerebrali che assumerò e quelle reali del soggetto. Puoi compensare in qualche modo ?

-Nel raggio di un intero stato ? Lo spero. Quando vuoi, Snake…dammi una preda da seguire.

Gli altri voltano lo sguardo mentre la pelle di Slim Snake si rovescia come un guanto. Tutti gli sguardi sono su Pathfinder, che sta guardando il terreno.

La mutante si concentra per qualche istante. Nessuno la interrompe durante il suo lavoro. L’attesa cresce, fino a quando la donna li guarda con occhi risoluti.

-L’ho trovato. Potete chiamare l’assassino, adesso.

 

Un bar di Siloam Springs, Arkansas. A quest’ora non c’è molta gente, ma l’unico cliente al bancone si avvicina subito alla ragazza con la coda di cavallo che si sta guardando intorno, davanti alla porta d’entrata.

-Qualunque cosa tu stia cercando, l’hai appena trovata.

-Fuori dai piedi, se non vuoi avere qualcosa nella testa per la prima volta nella tua vita…i miei stivali – risponde Pathfinder.

-Giochi a fare la cattiva, eh ? E cosa avrebbero di pauroso quelle scarpette ?

-Niente…

Pathfinder gli passa davanti, facendo bene attenzione a calpestargli i piedi. Il bevitore lancia un urlo, e cade a terra piangendo.

-…anche se pesano sei chili l’uno.

Anche Shades entra nel locale, passando attraverso il corpo di Pathfinder come se fosse nebbia. Insieme, i due si avvicinano ad uno dei tavoli, dove un uomo sta intrattenendo due signore evidentemente più interessate al suo portafoglio che alla sua personalità.

-E’ lui ? – chiede Shades, fissando da dietro le sue lenti a specchio la preda… più o meno sui trent’anni, dal fisico di giocatore di football americano, capelli tagliati praticamente a zero e barba di due giorni. Pathfinder annuisce, e Shades apre leggermente la giacca.

-Decisamente non è il tuo giorno fortunato, sai ?

-Senti, la ragazza non è male ma come vedi sono già in-

Senza aspettare la fine della frase, Shades estrae una pistola e spara direttamente in mezzo agli occhi dello sconosciuto. Con enorme sorpresa di tutti, ad essere trapassata da parte a parte è la testa della donna seduta al suo fianco, che cade immediatamente a terra.

-Was…

-Che cazzo, mi era costata una fortuna !!!

Preso totalmente alla sprovvista, Shades non diventa incorporeo abbastanza velocemente da evitare il pugno in faccia dell’uomo. Pathfinder interviene subito, dandogli un calcio sul collo sufficiente a mettere al tappeto chiunque. Non aspettandosi un avversario ancora cosciente, si fa sbilanciare facilmente e cade a terra.

-Brutta stronza…

L’uomo si butta verso di lei, non aspettandosi che le sue gambe siano capaci di sbilanciarlo, sollevarlo di peso e lanciarlo verso l’alto con forza sufficiente a fargli sfondare parte del soffitto. Eppure è proprio quello che succede, anche se lui se ne rende conto solo dopo essere ricaduto a terra.

-Però…più tosto del previsto.

-Puoi scommetterci !

L’uomo si rialza subito in piedi, colpendola direttamente con un pugno.  E un altro, e un altro ancora, e un altro. Pathfinder resta inchiodata al muro, senza abbastanza spazio per dargli un calcio.

Poi, un disco nero li separa, spingendolo più lontano. Da un secondo disco esce una mano guantata di nero che preme con forza una maschera sulla faccia di Pathfinder, mentre da un terzo viene lanciata una piccola granata che inizia subito ad emettere del fumo.

Nel giro di cinque secondi, tutti i clienti del bar cadono a terra privi di conoscenza. Restano in piedi solo Pathfinder, Shades, e la preda.

-Non avete niente di meglio ? Avanti, non ho paura di voi !

-Bene. Ho già affrontato un uomo senza paura.

Una mezza dozzina di lame acuminate rimbalzano sul vestito della preda, mentre una donna vestita di verde scuro con un piccolo respiratore sulla bocca gli si avventa contro e lo tempesta di pugni ad una velocità impressionante…prima di fare un passo indietro a massaggiarsi dolorosamente le mani.

-Come dare pugni a un muro… penso di essermi rotta qualcosa…

-Perché avere dei dubbi, allora ? – risponde l’uomo, stendendola con un pugno.

-Allora ? Già finito ? Per la cronaca, dite a mio padre che a rompervi il culo è stato Diamond Dran… l’uomo invulnerabile !

 

Sede centrale della Villains LTD. Augustus DeCeyt fissa lo schermo su cui sono registrate le azioni dei suoi agenti operativi, e riflette ad alta voce.

-Hhmmm. Logico.

-Ah…capo… - lo interrompe Slim Snake – Nessuno ci aveva detto che la preda fosse un mutante.

-Perché non lo è, signor Snake. La mutazione di Diamond, così come quella del padre, è artificiale ed altrettanto involontaria. Mi domando… il potere dell’Uomo Indistruttibile non è mai stato testato a dovere. Dovremo rimediare. Contatti immediatamente Switch e porti con sé Turbine. Mi aspetto un attacco brutale, efficiente e di un certo stile, signor Snake.

-Anch’io non vedo l’ora di divertirmi un po’, boss, ma stavolta non coordina l’attacco ?

-Ho una questione più pressante di cui occuparmi. Vada pure, adesso.

Il rettile lascia la stanza, mentre DeCeyt osserva la battaglia ancora per qualche istante. Poi spegne tutti gli schermi e compone un numero di telefono.

-Venga subito nel mio ufficio, miss Link, ho un incarico speciale da affidarle.

 

Siloam Springs, Arkansas. Una mezza dozzina di ombre spuntano dal terreno, colpendo Diamond con abbastanza forza da far tremare i vetri delle finestre.

Una delle ombre gli afferra un braccio e lo gira dietro la schiena, premendo il più forte possibile, mentre Shades svuota il caricatore del suo fucile direttamente in faccia a Diamond.

-Piegami il braccio quanto vuoi, sono invulnerabile al dolore.

-Sei invulnerabile anche alla decapitazione ? – chiede Switch mentre cala un portale di teletrasporto sulla sua testa, chiudendolo all’altezza del collo.

Normalmente, qualunque cosa all’interno del portale sarebbe tagliata di netto. Questa volta, invece, il portale esplode in un lampo di luce abbastanza forte da dissolvere le ombre di Shades.

-Tu che ne dici ?

-Che di solito non mangio carne umana – risponde qualcuno alle spalle di Diamond – ma per oggi farò un’eccezione.

Diamond si volta per cercare di colpire il nuovo assalitore, ma Slim Snake si muove con una precisione mortale e lo azzanna ad un braccio. Un morso abbastanza forte da frantumare qualunque cosa viva. Un morso che manda in frantumi tutti i suoi denti.

-Il diamante è un po’ indigesto, uh ? Dovresti sapere che non si morde mai più di quello che si può masticare !

-Fottiti – risponde una voce femminile, mentre Pathfinder gli salta addosso…letteralmente…e lo calcia così forte da farlo volare dall’altra parte della strada, dove lo attende un disco nero che fluttua a mezz’aria.

-Ancora ? Ti ho già detto, sono-

Diamond passa attraverso il portale di teletrasporto e scompare.

 

Metropolitana di Chicago. Un gruppo di pendolari assiste con stupore mentre un disco nero appare dal nulla, sputando subito dopo un uomo direttamente sul terzo binario.

Avvolto da abbastanza energia elettrica sufficiente a friggere all’istante una dozzina di persone, Diamond Dran si rialza tranquillamente in piedi.

-Che avete da guardare !? Mai visto qualcuno invulnerabile all’elettricità ? Possono provare qualunque cosa ! Sono invulnerabile ai proiettili, al calore, al…

Diamond si zittisce quando vede avvicinarsi le luci di due fari.

-Oh, cazzo…

La vettura lo colpisce emettendo un boato pazzesco. Diamond viene trascinato per un paio di centinaia di metri. Il suo corpo non viene schiacciato dal peso, e la vettura esce dai binari su cui non può più appoggiarsi.

Ignorando le urla dei feriti, Diamond cerca di rialzarsi…ma ha pur sempre un treno sulle spalle. Inizia a rilassarsi al pensiero di essersi tolto di mezzo quei seccatori, quando proprio davanti ai suoi occhi si apre un portale di teletrasporto da cui esce una piccola scatola.

Diamond ne legge la scritta: “C4”.

-Questi sono pazzi…

Pochi secondi dopo l’esplosione, un guanto di metallo lo afferra per i vestiti e lo trascina in un altro portale.

 

Deserto del New Mexico. Diamond Dran cade a terra, mentre un vento verde scuro a malapena visibile inizia a girargli attorno vorticosamente, mentre continua a girare anche su se stesso, sempre più velocemente.

-E’ da un po’ che volevo provare questo trucco…non muoverti – dice una voce distorta dalla velocità.

-Credi che mi faccia impressionare da un po’ di venticello ?

-Che ne dici di un bel tornado, allora !?

Turbine continua a parlare, ma il vento ha già superato i duecento chilometri orari e non accenna a diminuire. Diamond viene sollevato per aria e risucchiato nel fenomeno atmosferico mentre Turbine ruota più velocemente di quanto abbia fatto finora.

Poi, rapidamente come si era formato, il tornado si sposta. Non di molto, ma abbastanza da far uscire Diamond dal turbine e a lanciarlo in aria a circa quattrocento chilometri orari…dentro un portale di teletrasporto.

 

Sangre de Cristo, Colorado

Diamond Dran si rialza in piedi, con i vestiti a brandelli ma del tutto illeso. Si guarda intorno, non riconoscendo nulla se non i piedi di una montagna.

-Switch è un cretino ma quando ci si mette sa pensare a dei piani di tutto rispetto, non trovi ?

Diamond riconosce la voce di Shades, ma non ne è minimamente impressionato.

-Ancora tu ? Sono invulnerabile alle tue ombre…

-Sembri dannatamente sicuro del tuo potere, “Diamond”. A proposito, non è un nome da donna ?

-NON SOLO !!!

-Adesso ti dirò un paio di cose sul mio potere. Uno; maggiore la massa di un oggetto, più potente è la sua ombra. Due; siamo sotto a una montagna che ha il sole alle spalle…

Il terreno inizia a tremare, e la luminosità comincia a scendere. Qualcosa di vagamente somigliante a un essere umano si alza alle spalle di Shades, qualcosa di così grande da iniziare a oscurare il sole stesso.

-Tre, io restituisco sempre il colpo.

-Ha ! Credi di impressionarmi ? Io sono invulnerabile a qualunque cosa !!!

-Buon per te. Salutami il centro della terra, coglione.

Il pugno dell’ombra scende, colpendo il terreno con la forza di un’intera montagna. I sismografi di metà stato registreranno solo una leggerissima scossa a malapena rilevabile… non che a Diamond Dran, illeso ma sepolto trenta metri sotto terra e ricoperto di rocce, importi troppo.

Shades crolla a terra, respirando a fatica anche se non ne ha assolutamente bisogno. Parecchie persone dovranno soffrire le pene dell’inferno per fargli recuperare le energie che ha perso con questa bravata, ma ne è valsa la pena.

-Vediamo…a che ti serve…essere invulnerabile… là sotto…dilettante.

 

New Orleans, Lousiana. Damon Dran si prepara per andare a dormire, quando sente dei passi alle proprie spalle. E’ un uomo che indossa una maschera di ferro.

-Imperatore…finalmente. Perché tutto questo tempo ?

-Ho impiegato più tempo del previsto a far smantellare dai miei agenti i suoi ordigni.

-Di che cosa sta parlando !?

-Avrebbe dovuto stare più attento, signor Dran. Nell’ultima settimana, tutti gli oggetti costosi di questa villa sono stati trasportati altrove. Pensava che non me ne sarei accorto ? Che fosse sufficiente seminare pallide imitazioni nelle sue stanze ? Patetico.

-Se insiste con questo tono, Imperatore…

-Oh, non è più necessario pagarci. Tutti gli oggetti di valore di cui mi sono già impossessato saranno sufficienti…mai sottovalutare l’importanza strategica di un mutaforma, signor Dran. Un piano interessante, il suo… far esplodere questa villa durante il pagamento, sicuro che la sua invulnerabilità l’avrebbe protetta. Ma le assicuro, signor Dran, che nulla al mondo la può proteggere da me…

L’Imperatore del Crimine scatta in avanti, troppo velocemente perché Dran possa fare qualcosa. Il suo braccio destro diventa magrissimo e squamoso, abbastanza viscido da entrare tranquillamente nella bocca di Dran, rilasciare qualcosa nell’esofago ed uscire immediatamente.

Slim Snake riprende le sue sembianze naturali, prima di entrare in un portale di teletrasporto.

Damon Dran torna a respirare naturalmente, ascoltando le parole che escono da un piccolo registratore caduto sul pavimento…

-Due settimane fa sono stato contattato da un giovane di nome Diamond Dran. Diceva che il padre aveva intenzione di trasferire la propria mente nel suo giovane corpo, e di renderlo poi indistruttibile con un siero derivato dal suo sangue. L’ho aiutato a rubare il carico con il siero e le ho lasciato scoprire l’inganno di suo figlio…sapendo che avrebbe cercato di farmi le scarpe. Ora che ho testato con successo il suo potere, so che Diamond sarà un eccellente agente della Villains LTD. Ma…la sua presunzione mi ha offeso, signor Dran. Perciò, ho deciso di vendicarmi…

-Piccola merda borghese !!! Io sono l’Uomo Indistruttibile…niente può farmi del male !!!

-Quello che ha appena ingerito è un derivato del campo di forza del cosiddetto “Vuoto”. Assorbe energia extradimensionale per generare un campo di nulla pressoché impenetrabile. Anche il suo corpo attinge energia per la sua invulnerabilità. Così, ho chiesto una piccola miglioria ad una delle mie collaboratrici… una donna in grado di mutare o recidere i collegamenti logici tra gli eventi. Un potere rimarchevole, alla base di tutta la mia tecnologia di comunicazione. Il dispositivo si azionerà al termine del mio discorso. Con una fonte di energia inesauribile a disposizione, non si fermerà mai. Il suo corpo verrà avvolto da un campo di forza che le impedirà per sempre di sentire il tocco di un’altra persona. La renderà cieco, sordo e muto. Solo lei può rimuoverlo. Ma a meno che non sia in grado di raggiungere con le sue sole mani un oggetto ancorato al suo stomaco…a mai più risentirci, signor Dran.

Un secondo dopo, la villa viene scossa da un urlo di indicibile terrore…l’ultima cosa che Damon Dran, l’Uomo Indistruttibile, riesce a sentire.

 

Un anno fa, Groenlandia.

Uno dei marziani superstiti raggiunge il comando per le armi della sua piattaforma volante, che esplode immediatamente. Il suo grido mentale resta inascoltato.

-Tsk, tsk…niente armi. E sto bloccando le comunicazioni. Per prima cosa, che anno è ?

<Alza gli arti sopra la sezione cefalica e non fare niente senza che te lo abbia ordinato !>

-“Mani sopra la testa” ? Mi sta bene, testa di polipo.

L’umano alza le mani al cielo, e l’isola trema. Di più, si inclina fino a far cadere in mare il disco volante…ed inizia a sprofondare.

<Che stai facendo !?>

-Non mi hai detto di continuare a mantenere l’isola in superficie. Allora, siamo almeno oltre il quattromila ?

<Riporta indietro il mio tripode !>

-L’anno, testa di polipo. Rispondimi qualunque altra cosa e sei morto.

<Come…>

Il marziano porta i tentacoli all’apparato respiratorio, dibattendosi per qualche istante prima di cadere in mare.

L’umano, sospeso a mezz’aria, si mette le mani in tasca e guarda oltre l’orizzonte.

-Che sfortuna. Insieme al primo polipo ho distrutto l’orologio atomico, e non posso tornare a dormire senza. Chissà se DeCeyt è ancora vivo per prestarmene uno. Ora…da che parte è Varsavia?

 

CONTINUA !